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Danza, ritmo, relazioni sociali, terapia

STORIA

La creazione dell’Antenna italiana della DRLST Italia (Danza, ritmo, relazioni sociali, terapia) costituisce la naturale prosecuzione di un percorso iniziato, da parte della sua promotrice Sara Colonna, a seguito dell’incontro con l’Expression Primitive avvenuto in Francia, a Parigi, tramite la persona e l'insegnamento di France-Schott Billmann.

La formazione della stessa di danzatrice, percussionista e ricercatrice nel campo dei patrimoni culturali immateriali tra cui feste, riti ed anche la musica, il canto, la danza di tradizione orale del Sud Italia, hanno fatto sì che, sin dal primo contatto con il dispositivo terapeutico proposto dall’Expression Primitive, emergesse una matrice comune con le pratiche diffuse ed inscritte nel proprio territorio d’origine. Le parole ritmo, relazione sociale, gruppo e comunità, simboli, voce, testimoniavano di una storia che è parte del nostro bagaglio culturale di popolo mediterraneo e che può trovare coerenza ed armonizzarsi con detta pratica terapeutica.

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"L'Expression Primitive" intervista a France Schott-Billmann (versione italiana)

OBIETTIVI:

La “DRLST Italia” é costituita in Associazione e si propone come obiettivi statutari di:

a) recuperare e promuovere le funzioni ancestrali della danza di tradizione orale, nelle sue forme antiche e nelle sue rivisitazioni in chiave moderna, con un’attenzione nello specifico:

- alle strutture temporali e spaziali;

- all’equilibrio individuale e collettivo;

- alle relazioni sociali ed all’educazione e coscienza civica.

b) promuovere la funzione educativa, socializzante e terapeutica della danza;

c) favorire l’incontro, il confronto e lo scambio, tra pratiche appartenenti a diverse culture, d’Europa e del Mondo, che si fondino sul ritmo e/o la musica, sulla voce e/o il canto, sul movimento danzato e/o il gesto simbolizzato, in un’ottica socializzante e terapeutica ed altresì, volgendo l’attenzione al fenomeno della immigrazione, quali strumenti d’integrazione sociale e di dialogo interculturale;

d) collaborare per il progresso civile, sociale e culturale della collettività anche valorizzando il patrimonio di storia e tradizioni che caratterizza le comunità locali;

e) porsi come punto di riferimento per le fasce più deboli della società nonché bisognose di tutela e cure, perché attraverso il medium artistico della danza, della musica e del ritmo, possano fruire della dimensione socializzante e terapeutica che ne è propria;

f) fornire gli strumenti ad educatori, insegnanti, mediatori ed operatori culturali, terapeuti ed operatori sociali (ex pluris), perché possano a loro volta promuovere pratiche coreutico-musicali fondate sul ritmo ed in generale artistiche aventi valore sociale e d’utilità alla persona;

g) favorire ed incentivare l’incontro e l’aggregazione, la comunicazione e lo scambio, la cooperazione, la mutualità e la solidarietà tra gli individui, anche attraverso il linguaggio artistico e corporeo.

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