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Danza, ritmo, relazioni sociali, terapia

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La “DRLST” Italia fa parte di una rete internazionale composta d’insegnanti, danzatori, esperti della relazione di cura, operatori socio-culturali (etc.) che s’impegnano in attività di sostegno e promozione del valore sociale e terapeutico delle pratiche ispirate al ritmo. A detta “Antenna” fa capo la “DRLST Parigi”, nella persona della danza-terapeuta e psicoterapeuta France-Schott Billmann, che negli anni ha sviluppato un dispositivo terapeutico a partire da una danza d’ispirazione afro-americana portata in Europa dal danzatore haitiano Herns Duplan, l’Expression Primitive (Espressione Primitiva).

Nello specifico la DRLST interviene in contesti culturali-artistici, educativi e di cura, proponendo come tecnica di base “l’Expression Primitive”; pratica questa che si fonda sul ritmo proprio della musica, della danza e del canto delle culture di tradizione orale. La cultura popolare costituisce per la DRLST il focus a partire dal qual lavorare, per la ragione che le forme espressive di detta cultura non si limitano a soddisfare un piacere artistico; esse attendono ad una funzione sociale, contribuendo a rinsaldare il legame tra le persone, a ravvivare il desiderio di condivisione. Il ritmo, il battito, la pulsazione parlano inoltre un linguaggio universale, che facilita il superamento dei confini tra paesi, oltreché delle barriere individuali. Il ritmo fornisce un quadro strutturante ma allo stesso tempo liberatorio.

L’Expression Primitive è dinamica e tonica, associa il movimento, il ritmo, la voce cantata (fonemi) e si traduce in un linguaggio artistico, simbolico, corporeo e gestuale. Essa fa leva su ritmi percussivi (djembe’, congas, cajon, derbuka, tamburi a cornice, etc. ) che ci rimandano alla pulsazione primaria, quella del cuore materno della fase pre-natale e che vengono tradotti in movimento; sull’andamento ondulatorio, i movimenti simmetrici e la dialettica chiamata-risposta, la ripetizione del gesto simbolizzato; ed ancora sull’accelerazione propria dei ritmi di transe. Tutti questi elementi fanno dell’Expression Primitive un mezzo dal forte potere terapeutico.

 

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Passando altresì attraverso le musiche e le danze della tradizione popolare del sud Italia, che della percussione e del primario andamento ondulatorio sono espressione e che invitano irresistibilmente il corpo a tradurre la musica in movimento, si lavora sulla connessione ed il coordinamento con il gruppo. Viene dunque favorita la relazione, senza cadere nella fusione e salvaguardando l’espressione della personalità di ciascuno, il tutto in maniera ludica e con ricorso alla simbolizzazione.

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